Chi produce

Ci muoviamo insieme, consapevoli che ogni scelta conta. Costruiamo reti virtuose, convinti che il successo non stia soltanto nei numeri, ma nel valore che possiamo restituire alla terra e alle persone che se ne prendono cura.

Quando abbiamo conosciuto Alice, Ermanno e il loro progetto, ce ne siamo immediatamente innamorati. Seguire il loro percorso è stato naturale, perché dentro c’è tutto ciò in cui crediamo: amore, rispetto per la terra e il desiderio di valorizzare un territorio.

I due si incontrano a Vittoria durante la vendemmia del 2021 nella cantina di Arianna Occhipinti e pochi mesi dopo intraprendono il progetto Gilì.

Iniziano nel 2022 in piena costa sud-occidentale della Sicilia dove il mare fa da sfondo a vigneti che si estendono fino a Torretta Granitola, un piccolo paesino in provincia di Trapani.


Agricoltura e vino naturale

Circondati dalla riserva naturale
dei Gorghi Tondi, coltivano varietà autoctone del luogo nel rispetto della natura e dei suoi ritmi, dove sole, vento e mare fanno da padroni. Non utilizzano nessun prodotto di sintesi e limitano le lavorazioni del terreno

per mantenere la fertilità del suolo ed aumentare la biodiversità. Nell’anno 2024 sono intervenuti con un solo trattamento rame e zolfo.

La vinificazione naturale del duo si sente come una dichiarazione audace. I loro vini sono un riflesso diretto della storia, del clima e della gente della regione. Restando fedeli alle antiche tradizioni della viticoltura siciliana
e abbracciando moderne pratiche ecologiche, Ermanno e Alice, creano vini che raccontano la storia di un paesaggio unico che chiamano casa.

Ogni bottiglia è un invito diretto ad assaporare l’anima di un luogo in cui natura e creatività umana si intrecciano armonicamente.

Siamo orgogliosi di promuovere il progetto di due amici con prospettive che si fa fatica anche ad immaginare. Con tutto l’entusiasmo del mondo.

Azienda Agricola Gilì

Quella di La Castella è una storia di famiglia e di un territorio, la storia di due giovani donne che hanno scelto di investire il loro futuro nell’agricoltura e nella produzione di vino, un mestiere che portano avanti con fierezza dando il loro contributo con una produzione autentica e di estrema qualità, lontana da logiche industriali.

Questa piccola azienda vitivinicola delle Langhe, a Roddino, è condotta da due sorelle, Elena e Monica, che porta- no avanti il lavoro iniziato dal padre con dedizione e competenza. La loro filosofia è chiara: produrre vini autentici, che raccontano la terra da cui provengono. Vini, prima di tutto, fatti bene.

Cascina La Castella sorge al confine con la zona del Barolo, separata dal fiume Tanaro. Il terreno è un mosaico di calcare, marne e argille, che confe- risce ai vini spiccate doti di sapidità e mineralità. L’influenza del mare ligure si fa sentire grazie al vento di Marin che contribuisce al microclima per la viticoltura nelle Langhe.

La diversificazione della produzione, con vitigni autoctoni e tecniche di lavorazione accurate, dimostra la volontà di rispettare e preservare un ecosistema ricco di storia e tradizione.

Collaboriamo con La Castella perché crediamo che la strada giusta sia quella della conoscenza unita alla semplicità. Scegliere produttori indipendenti significa sostenere chi lavora con cura e passione, senza alcun compromesso sulla qualità. Insieme, contrastiamo le dinamiche che spesso appiattiscono il valore della produzione artigianale e promuoviamo un consumo più consa- pevole.

Infine, Elena e Monica sono prima di tutto amiche alle quali vogliamo bene e di cui ci fidiamo ciecamente.

man in brown hoodie standing near green trees during daytime
man in brown hoodie standing near green trees during daytime

Cascina La Castella

green grass field under blue sky during daytime
green grass field under blue sky during daytime

POM è la bottiglia che ci ha fatto innamorare del sogno di Daniele.
Un piemontese DOCG che, dopo
aver studiato all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ha deciso di recuperare e valorizzare i terreni ereditati dalla sua famiglia che per anni erano stati abbandonati. Oggi, grazie al suo lavoro, lì trovano nuova vita più di 50 varietà antiche di mele.

Dal 2024 la sua produzione è certificata biologica, un riconoscimento formale di una pratica che è sempre stata
al centro del suo lavoro. La scelta di evitare trattamenti chimici, di raccogliere manualmente e di lasciare spazio alla natura nei campi è un atto di resistenza contro l’industrializzazione massiva dell’agricoltura.

Il sidro è una bevanda ottenuta dalla fermentazione alcolica del succo di mele con una tradizione radicata in molte culture europee. In Italia non ha ancora raggiunto la stessa popolarità per ragioni culturali ben precise. Infatti, nel 1930, il governo fascista vietò ufficialmente la produzione e la vendita del sidro per proteggere l’industria vitivinicola, che si voleva rafforzare come bevanda nazionale.
Di conseguenza, la produzione di sidro in Italia scomparve quasi completamente.

Scegliendo di produrre sidro, in un paese dominato dal vino, l’azienda ha voluto puntare su un prodotto innovativo, ancora di nicchia, ma con un enorme potenziale.

Daniele è un nostro caro amico dal 2021. Quando ci siamo conosciuti, è stato subito chiaro che parlavamo la stessa lingua: qualità, rispetto della terra e propensione all’innovazione. Non vedevamo l’ora di raccontare e valorizzare la sua storia, perché crediamo nel suo progetto e vogliamo partecipare alla sua crescita. Supportiamo realtà giovani e intraprendenti, perché pensiamo che il futuro dell’agricoltura passi da chi ha il coraggio di innovare, anche con l’ambizioso obiettivo di tramandare competenze agrarie.

In un mondo dove uniformità e standardizzazione la fanno da padroni, le bolle di POM sono un piccolo atto di ribellione.

Az. Agr. Daniele Porporato